L’Italia è ancora indietro. Ma ci sono ampi margini di miglioramento
I musei italiani sono poco digitalizzati e questo, purtroppo, è un dato di fatto. Per comprendere la situazione, basti pensare che nel 2017, secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, solo poco più della metà dei musei del nostro paese (52%) aveva una presenza sui social network e disponeva di servizi digitali.
Nei musei manca la cultura del digitale
Più che della cronica mancanza di fondi, che penalizza spesso gli istituti museali italiani, si tratta di un approccio che vede la cultura e la tecnologia come mondi totalmente separati, se non addirittura in conflitto tra loro. La situazione è certamente migliorata, soprattutto dopo la pandemia che ha imposto una brusca accelerazione alla digitalizzazione di tutte le strutture pubbliche e private del nostro Paese. A maggio 2020, infatti, come riportato da “Il Sole 24 Ore” in un aggiornamento del precedente report, il 76% dei musei italiani disponeva di almeno un account social ufficiale e l’85% di un proprio sito web. Tuttavia, solo poco più della metà di queste strutture era ancora dotata di una connessione Wi-Fi (51%) e pochissimi offrivano servizi digitali, come la possibilità di acquistare i biglietti online.
A distanza di altri quattro anni, le esigenze digitali dei potenziali visitatori sono ulteriormente aumentate. Servizi digitali avanzati come Wi-Fi gratuito, QR Code/RFID per avere maggiori dettagli sulle opere, guide audio e video multimediali personalizzatI nella propria lingua ed esperienze di realtà virtuale e aumentata per sentirsi maggiormente coinvolti, soprattutto nella fascia più giovane, sono dati per scontati, anche nei musei minori.
Per adeguarsi a queste rinnovate richieste, servono sostanzialmente due cose: la volontà del management dei musei di aprirsi maggiormente al digitale e investimenti ad hoc per un’infrastruttura di rete che possa erogare con continuità servizi efficienti e innovativi.
Musei: perché è importante avere una valida infrastruttura Wi-Fi
Una connessione gratuita Wi-fi all’interno di un museo offre numerosi vantaggi per migliorare l’esperienza dei visitatori e ottimizzare la gestione dell’istituzione. Consente l’accesso immediato a contenuti digitali come guide multimediali, approfondimenti sulle opere e mappe interattive, rendendo la visita più coinvolgente e personalizzata. Favorisce la condivisione sui social media, aumentando la visibilità del museo attraverso check-in, recensioni e post dei visitatori, aiutando a raccogliere dati utili sui comportamenti e sulle preferenze del pubblico, fondamentali per migliorare l’offerta culturale e pianificare strategie di marketing mirate.
Il Wi-fi rende quindi il museo più inclusivo, facilitando l’accesso alle informazioni anche per persone con disabilità. Supporta l’implementazione di tecnologie innovative come realtà aumentata e virtuale, audioguide digitali e applicazioni interattive. Infine, migliora la comunicazione interna tra lo staff e consente una gestione più efficiente delle operazioni quotidiane.
Il caso Dampflok Erlebniswelt
Nell’agosto 2024 ha aperto a Meiningen, in Germania, il “Dampflok Erlebniswelt” (L’esperienza della locomotiva a vapore), un museo collocato in un edificio storico dedicato alle locomotive e alle ferrovie. Il pezzo forte è una locomotiva a vapore storica costruita nel 1914, la 92 739, modello T13 del tipo Union, divisa in tre sezioni lungo l’asse longitudinale e accessibile ai visitatori. Postazioni multimediali interattive con foto, video e resoconti di persone contemporanee invitano i visitatori a partecipare e a scoprire.
L’azienda Mugler SE è stata incaricata di installare la rete Wi-fi, per la quale sono stati scelti e implementati i prodotti di Cambium Networks. La nuova rete doveva fornire a tutte le aree del museo connessioni Internet stabili e affidabili, garantendo connessioni veloci con larghezze di banda elevate in tutte le aree, che si estendono per 900 metri quadrati su quattro piani e comprendono anche le aree esterne adiacenti. Un altro requisito importante era la creazione di reti diversificate per i visitatori e i dipendenti. La rete doveva inoltre essere scalabile e facilmente espandibile se necessario in futuro. È stato necessario tenere conto del fatto che l’edificio che ospita il museo è un sito storicamente importante, inaugurato nel 1914 e protetto come edificio storico.
Nel “Dampflok Erlebniswelt” di Meiningen sono stati installati access point Cambium per aree interne (XE3-4 e XV2-21X) ed esterne (XV2-2T), switch (cnMatrix EX2052-P e EX2016M) e la soluzione di sicurezza NSE 3000. La rete può essere gestita facilmente grazie alla piattaforma di gestione cnMaestro. Oggi l’esperienza di visita al Dampflok Erlebniswelt è coinvolgente e avvolgente, capace di trasportare il visitatore in un lontano passato e di far vivere emozioni su tutti i quattro piani dell’edificio.
Vuoi scoprire di più sulla nostra soluzione di sicurezza NSE 3000? Puoi approfondire QUI.