Con il progresso della telemedicina, il settore sanitario sta vivendo una significativa trasformazione digitale, se non addirittura una vera e propria rivoluzione. Negli ultimi anni è emersa l’impellente necessità di sviluppare nuovi metodi per assistere i pazienti in modo ancora più efficiente, consentendo il monitoraggio costante e limitando il più possibile la necessità di accedere fisicamente alle strutture sanitarie. Sebbene per alcune prestazioni, come la TAC o altre analisi specifiche, sia indispensabile la presenza in ospedale, per il monitoraggio di un paziente bastano pochi sensori domestici, di semplice utilizzo. I dati raccolti vengono poi inviati ai medici, che possono interpretarli da remoto, velocizzando i processi, aumentando la produttività del sistema sanitario e migliorando la qualità della vita dei pazienti.
Per comprendere meglio il contesto, consideriamo alcuni dati: secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano sulla Connected Care, dopo la pandemia, l’86% dei partecipanti al campione (5.095 persone da Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito) ha utilizzato la telemedicina per la prima volta. Il 71% ha espresso l’intenzione di ricorrere nuovamente a tale servizio in futuro. I principali motivi? Per più della metà dei rispondenti (52%), la riduzione dei tempi di attesa per l’appuntamento. Inoltre, il 48% ha apprezzato la possibilità di accedere a referti e ricette da qualsiasi dispositivo.
I fondi del PNRR per la telemedicina
L’importanza della telemedicina per il futuro del sistema sanitario nazionale è evidenziata anche dagli investimenti in corso. Infatti, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato 4 miliardi di euro a “la casa come primo luogo di cura e telemedicina”. Di questi, un miliardo è specificatamente allocato alla telemedicina, mentre i rimanenti tre miliardi sono diretti verso l’assistenza domiciliare e le centrali operative territoriali. Come è facile intuire, la connettività svolgerà un ruolo cruciale in questo settore, sia per l’infrastruttura delle centrali operative sia per le connessioni domestiche dei pazienti.
Il caso Hackensack Meridian Health
Hackensack Meridian Health, una rete di operatori sanitari nel New Jersey, include strutture per l’assistenza agli anziani, come The Villas, inaugurate nel 2021 con un investimento di 30 milioni di dollari. Nella progettazione è stata prestata particolare attenzione alla rete wireless, che doveva assicurare copertura capillare ed essere sufficientemente robusta e veloce da gestire numerosi flussi video simultanei, oltre a essere predisposta per scenari futuri, come l’integrazione di sensori IoT.
Diverse proposte sono state valutate e Hackensack Meridian Health ha selezionato quella dell’integratore Future Technologies, che ha ideato una rete basata esclusivamente su hardware di Cambium Networks. In dettaglio, sono stati impiegati:
- 58 access point Wi-Fi 6 XV2-2 per interni
- 4 access point Wi-Fi 6 XV3-8 per esterni
- 10 switch cnMatrix EX2052-P.
A orchestrare il tutto la soluzione di gestione tramite cloud cnMaestro Essentials, che consente anche il controllo da remoto dell’infrastruttura IT.
“Abbiamo selezionato Cambium Networks per questo progetto sulla base del loro portafoglio di soluzioni end-to-end atte a soddisfare i requisiti tecnici e commerciali del nostro cliente. Riuscire a ridurre il conteggio totale dei punti di accesso del 35% e avere un unico punto di gestione per il sistema ha davvero fatto una grande differenza nel soddisfare queste esigenze”.
Peter Cappiello, CEO di Future Technologies
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