Nel film “Star Trek IV” (1986) si trova una delle scene più iconiche della serie. Scotty, tornato indietro nel tempo, si trova di fronte a un computer del XX secolo e tenta di interagirvi in modo bizzarro: solleva il mouse e ci parla come se fosse un microfono, ovviamente senza ottenere risultati. Questa scena, ancora oggi, ci fa sorridere e riflettere. Da un lato, nel 2024 il mouse è ancora ampiamente utilizzato; dall’altro, è innegabile che le interfacce vocali siano ormai parte della nostra quotidianità.
Esistono assistenti virtuali come Alexa, Siri e Google Home, con funzionalità limitate, ma anche intelligenze artificiali più avanzate come ChatGPT. Con queste ultime è possibile interagire esattamente come nei film di fantascienza: conversando in linguaggio naturale, scritto o parlato, come se si trattasse di una persona. L’interazione permette di affinare la domanda man mano che l’IA risponde, ottenendo così maggiori dettagli o ampliando il discorso.
Fino a tre anni fa, tutto ciò sembrava impossibile, ma con il lancio di ChatGPT lo scenario è cambiato radicalmente. Si è trasformato non solo il modo di interagire con i dispositivi, ma anche la concezione stessa dell’informatica. Oggi, il mercato dell’intelligenza artificiale, sia generativa che tradizionale (machine learning), vale 184 miliardi di dollari (secondo una recente ricerca di Statista) e si prevede una crescita annua del 28%, superando gli 800 miliardi nel 2030. Questa stima potrebbe addirittura rivelarsi prudente, considerando che l’IA viene integrata in un numero sempre maggiore di settori, specialmente nella sua forma generativa.
Un assistente IA per le reti
A differenza di molte tecnologie che richiedono competenze specifiche per un utilizzo efficace, l’IA generativa offre un vantaggio significativo: è accessibile a tutti. Chi non sa come procedere può sempre chiedere consigli e suggerimenti all’IA stessa. Questo rappresenta un enorme beneficio per le aziende, che da anni faticano a reperire personale con competenze specifiche. Grazie all’IA, è possibile abbassare le barriere d’ingresso e accelerare notevolmente il processo di formazione.
L’IA non solo elimina alcune barriere, ma permette anche agli esperti di velocizzare enormemente il proprio lavoro, aumentando la produttività. Secondo una ricerca di Microsoft e The European House Ambrosetti, l’introduzione dell’IA in tutti i processi potrebbe generare un valore aggiunto di 312 miliardi di euro all’anno nella sola Italia, a parità di ore lavorate.
Non sorprende, quindi, che l’integrazione dell’IA proceda rapidamente in tutti i settori: viene utilizzata come supporto alla scrittura, alla generazione di immagini, come assistente per la cybersecurity e anche per la gestione delle reti.
Addestramento mirato
Un esempio concreto proviene da Cambium Networks, che ha recentemente reso disponibile il suo GPT personalizzato, consentendo di “dialogare” con la tecnologia dell’azienda. Addestrato su 7.000 pagine di contenuti, questo strumento è in grado di fornire informazioni sui prodotti, inclusi i dettagli presenti nei manuali tecnici. Può semplificare e velocizzare il processo decisionale nella creazione o nell’aggiornamento di un’infrastruttura di rete, indicando i dispositivi più adatti per specifiche esigenze. Si rivela anche un ottimo strumento di supporto sia per chi vende la tecnologia, sia per chi la utilizza.
Il GPT di Cambium Networks offre informazioni tecniche e può guidare gli utenti in processi specifici, aiutando anche i tecnici a prepararsi per le certificazioni. È interessante notare che lo strumento ha ottenuto un punteggio del 92% nel Cambium Networks Enterprise Sales Certification Exam.
È importante sottolineare che, come tutte le IA, questo strumento non è perfetto. Sebbene sia preciso e affidabile, occasionalmente potrebbe fornire risposte errate o fuorvianti. Per questo motivo, Cambium Networks suggerisce di utilizzarlo con cautela: quando si devono effettuare scelte critiche, che possono avere un impatto significativo sull’infrastruttura di rete, è sempre consigliabile affidarsi alla consulenza di un tecnico specializzato.
Questo limite, intrinseco alla tecnologia stessa e non specifico dello strumento, verrà probabilmente superato con il tempo. Già ora, comunque, si rivela un ottimo ausilio per approfondire e affinare le proprie conoscenze sulla gestione delle infrastrutture di rete.
Per ulteriori approfondimenti leggi anche Cambium Networks lancia la sua custom GPT